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Frosinone, 100 agenti penitenziaria si auto consegnano in carcere per protesta

"Come preannunciato le organizzazioni sindacali di Frosinone unitamente ai poliziotti penitenziari dell'istituto penitenziario di Frosinone hanno intrapreso una forte protesta, iniziata il 12 giugno scorso, che consistente nell’auto consegna. Ciò consiste nel fatto che il personale al termine del proprio turno di servizio rimane all’interno dell'istituto senza tornare presso l’abitazione di residenza. Autoconsegna che attualmente è eseguita da 100 unità di polizia penitenziaria". Così in una nota Massimo Costantino, segretario generale aggiunto Cisl Fns.
 
"I carichi di lavoro sono triplicati a seguito dell'evento critico, evasione, avvenuto nel marzo scorso con grave disagio per il Personale tutto che spesso deve sacrificare giorni di riposo e di congedo per assicurare la sicurezza dell'istituto e garantire quanto previsto dalla legge - continua - Criticità amplificate anche da un assorbimento di personale, per garantire in alcuni casi il servizio di piantonamento, che seppur espletato, egregiamente, dalla Polizia Penitenziaria , previsto, qualora disposto dall’Autorità Giudiziaria, riguarda anche soggetti ricoverati presso le REMS, in modo particolare dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, nella provincia di Frosinone. Tale forma di protesta tende a portare a conoscenza all’Amministrazione Penitenziaria stessa ma anche all'opinione pubblica, quanto la carenza organica ormai è giunta ai limiti del sopportabile. La protesta continuerà finché non si raggiungerà l’obiettivo prefissato cioè un congruo incremento della forza lavoro che permetta il ripristino di una idonea situazione di lavoro, nella quale vengano rispettati i canoni minimi previsti, nel rispetto dei lavoratori e delle persone. La Fns Cisl Lazio ha già segnalato le criticità agli organi preposti del DAP e Prap , in questi giorni saranno comunicate altre iniziative , unitamente alle altre sigle sindacali. Per la Fns Cisl Lazio vi è la necessità di adeguare alle esigenze reali le dotazioni organiche del personale di polizia penitenziaria e non certo come avvenuto tagliare le piante organiche come previsto dalla legge Madia".