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Dal Ministero della Giustizia 4 decreti per razionalizzare sistema penitenziario

"Nel Bollettino Ufficiale n. 15 del 15 agosto 2017 sono stati pubblicati quattro decreti ministeriali contenenti la nuova disciplina di alcune articolazioni di grande rilievo per l'amministrazione penitenziaria. Con la normativa appena pubblicata, si regolamentano in modo più puntuale ed analitico le funzioni del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, del Gruppo Operativo Mobile dello stesso corpo di polizia, del Servizio per l'approvvigionamento e la distribuzione dell'armamento e del vestiario e del Servizio di vigilanza sulla sicurezza per l'amministrazione della giustizia". Lo comunica in una nota il Ministero della Giustizia.
 
"Si tratta di un passo ulteriore verso la razionalizzazione di un sistema amministrativo assai vasto e complesso, - prosegue la nota - che deve rispondere contemporaneamente alle esigenze, del tutto diverse, di gestione di personale civile e di polizia e di amministrazione di un numero elevato di strutture immobiliari, penitenziarie, ma anche di supporto all'amministrazione. Ma soprattutto, l'organizzazione dell'amministrazione penitenziaria deve presentarsi strettamente funzionale all'esecuzione dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria ed alle esigenze di trattamento di un cospicuo numero di detenuti. La regolamentazione del Nucleo Investigativo Centrale, che rappresenta una struttura di Polizia Giudiziaria al servizio dell'Autorità Giudiziaria, è di primaria importanza per il crescente rilievo che assumono le indagini che devono essere compiute in ambito carcerario. E' sufficiente rivolgere l'attenzione ai crescenti processi di radicalizzazione terroristica che sempre più spesso si realizzano in ambito carcerario e alla tradizionale ramificazione in carcere di relazioni criminali significative da parte della criminalità organizzata, per comprendere la necessità di attribuire la maggiore attenzione possibile ad un efficiente organismo di contrasto che, dall'interno delle medesime strutture penitenziarie e con la competenza maturata nella gestione del trattamento dei detenuti, possa fornire suppor-to alle autorità giudiziarie impegnate nelle indagini. Il Gruppo Operativo Mobile è la struttura di polizia penitenziaria a cui è attribuita la vigilanza e l'osservazione dei detenuti ristretti al cosiddetto regime del 'carcere duro', ossia tendenzialmente alla gestione di coloro che abbiano ricoperto posizioni di primo piano nelle organizzazioni di tipo mafioso e dei detenuti per reati di terrorismo, anche internazionale. Al G.O.M. è anche attribuita la delicatissima funzione di vigliare e osservare i detenuti che collaborano con la giustizia e, più in generale, di tutti i detenuti esposti a rischio elevato. Si tratta, com'è evidente, di una struttura a cui sono affidati compiti di estrema delicatezza, sia per le funzioni svolte che per i soggetti nei cui confronti esse vengono svolte. La regolamentazione rigorosa ed accurata degli aspetti organizzativi e di funzionamento di queste due articolazioni rappresenta la migliore garanzia di efficienza e controllo delle delicate funzioni ad esse demandate. La puntuale regolamentazione del Servizio per l'approvvigionamento e la distribuzione dell'armamento e del vestiario e del Servizio di vigilanza sulla sicurezza per l'amministrazione della giustizia si muovono, infine, nel senso di una maggiore trasparenza e verificabilità dei processi di spesa e di gestione del personale, ma anche di sicurezza delle condizioni di lavoro e di tutela della salute, secondo una linea d'intervento adottata durante l'intero corso di questa amministrazione".