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Carcere; Pinna: Contro il sovraffollamento percorrere la strada delle misure alternative

"L'Allarme lanciato oggi dalla CISL-FNS sul sovraffollamento delle carceri del Lazio è certamente un campanello d'allarme che non va sottovalutato. Noi crediamo fermamente che un utile strumento per contrastare questo fenomeno, ormai endemico degli istituti penitenziari del Lazio, sia l'utilizzo delle misure alternative in strutture come la nostra che abbinano al rigore anche importanti percorsi di reinserimento del detenuto".

È quanto dichiara ALESSANDRO PINNA, presidente dell'Isola Solidale, che da oltre 50 anni accoglie detenuti (grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000) che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica.

"E' inutile continuare a riempire le carceri – aggiunge PINNA – che in questo modo divengono luoghi di parcheggio e non di recupero. La nostra struttura, unica nel centro Italia, può essere un modello da valorizzare e replicare".