“A pochi giorni dal Natale, alcune decine di detenuti ospiti dell’Isola Solidale, che stanno scontando presso la nostra struttura la loro pena alternativa, rischiano di rientrare in carcere e trascorrere lì questo periodo di festività. Tutto ciò a causa dell’insistenza della Fondazione Opera Divin Redentore, proprietaria dei terreni sui quali sorge la struttura da noi gestita a Roma, che vuole rendere immediatamente esecutivo uno sfratto, sebbene un’udienza del giudice del 19/1/2021 sostenga che non si possa provvedere alla convalida dello stesso”.
È quanto dichiara il presidente dell’Isola Solidale.
“Per questo – aggiunge – desidero rivolgere un appello alla ministra della Giustizia Marta Cartabia e al direttore generale dell’U.E.P.E. dott.ssa Lucia Castellano, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al Garante Nazionale dei detenuti Mauro Palma, affinché ci aiutino a risolvere questa problematica, soprattutto per non lasciare che tante persone che stanno portando avanti con impegno il proprio percorso riabilitativo, si trovino da un giorno all’altro di nuovo all’interno del carcere, vanificando gli sforzi fatti fino a questo momento”.
“Il nostro auspicio – conclude – è che prevalga la carità cristiana sulla burocrazia, e che si possa proseguire il percorso di dialogo senza ricorrere a misure drastiche che avrebbero un impatto significativo sulla vita di tante persone”.