"Il suicidio di un ragazzo di 22 anni è una sconfitta per tutti. Non possiamo accettare che il carcere sia solo un luogo di non ritorno senza una seria politica di recupero ed inserimento".
È quanto dichiara Alessandro Pinna, presidente dell'Isola Solidale, una struttura che a Roma accoglie detenuti a fine pena o coloro che dopo la detenzione non hanno più un sostegno sociale e familiare.
"Crediamo fermamente che occorra pensare tutti insieme, istituzioni e società civile, un serio percorso di sostegno psicologico e riabilitativo delle persone che vivono l'esperienza del carcere. Occorre comprendere che oltre il detenuto c'è un essere umano che pur se ha sbagliato ha il diritto di avere un'occasione per ricominciare"
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